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23/03/2020 - Primo Piano
TRASFUSIONE SANGUE INFETTO NEL 1968 |
Lo Stato dovrà pagare 390mila euro ad un uomo pugliese che, nel 1968 contrasse l´epatite C in seguito ad una trasfusione di sangue infetto. E’ quanto stabilito dal Tribunale di Bari che, con sentenza del 18 settembre 2019 passata in giudicato, ha condannato il Ministero della Salute al risarcimento della somma.
Il paziente venne ricoverato presso il Policlinico di Bari per un intervento chirurgico di Appendicectomia durante il quale venne sottoposto alla somministrazione di sacche di sangue. In seguito a tali trattamenti è stato contagiato da HCV epatite virale di tipo C.
Il danneggiato conferiva incarico all´avvocato Luca Leoncini per accertare la condotta omissiva del Ministero sulle sacche di sangue destinate alla trasfusione e per la conseguenziale richiesta dei danni subiti.
Dopo aver espletato l´attività istruttoria il Tribunale di Bari, con sentenza non appellata, condannava il Ministero della Salute al risarcimento della somma di € 390mila euro. br>
La sentenza, in linea con la giurisprudenza della Corte di Cassazione, sancisce l´importante principio che la responsabilità del Ministero risale addirittura al 1958, atteso che già la L. n.296 del 1958 attribuiva al Ministero il compito di provvedere alla tutela della salute pubblica, di sovrintendere ai servizi sanitari svolti dalle amministrazioni autonome dello Stato e dagli enti pubblici, provvedendo anche al relativo coordinamento, nonché ad emanare, per la tutela della salute della salute pubblica, istruzioni obbligatorie per tutte le amministrazioni pubbliche che provvedono a servizi sanitari.
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Danni da Sangue infetto
La Legge 210 del 25 febbraio 1992 prevede,
quale indennizzo, un assegno mensile a favore
di tutti coloro che risultino contagiati da epatiti
post trasfusionali
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Risarcimento da Talidomide
L’Associazione si offre gratuitamente di assistere su tutto il territorio nazionale
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