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15/09/2014 - News
Trasfusione sangue infetto |
E´stato riconosciuto un maxi risarcimento per aver contratto l´epatite C a seguito di
trasfusioni di sangue infetto.
Il Tribunale di Bari, con sentenza del 13/12/2013, ha condannato il Ministero della Salute
a pagare la somma di ben 245mila euro, a titolo di danno biologico, ad un novantenne di
Acquaviva delle Fonti che si era rivolto all´Associazione Consumatori Puglia per ottenere giustizia.
I fatti risalgono al 1974 quando il danneggiato, a causa di un grave incidente stradale,
veniva trasportato presso l´Ospedale Miulli per ivi essere sottoposto ad intervento chirurgico
ed alla trasfusione di cinque sacche di sangue.
Solo nel ´92 scoprirà poi di essere affetto dall’epatite HCV, dopo aver fatto alcuni esami di routine.
Nel 2008 il novantenne, dopo essersi visto negare l´indennizzo ex L.210/92, decise di
trascinare in Tribunale il Ministero della Salute riconosciuto responsabile per aver omesso di controllare e vigilare sulla raccolta e la distribuzione di sangue umano per uso
terapeutico.
Il Ministero si era difeso, come sempre, sostenendo che non era responsabile poiché all´epoca delle trasfusioni non era ancora stato identificato il virus dell´epatite C.
Il Giudice, nella sentenza, individua quantomeno nei primi anni 70 l´epoca a partire dalla
quale il Ministero della Salute può ritenersi responsabile per i danni all´integrità fisica prodotti in conseguenza di emotrasfusioni; in tale contesto temporale, infatti, si previde l´obbligo di effettuare la ricerca dell´epatite B. |
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Danni da Sangue infetto
La Legge 210 del 25 febbraio 1992 prevede,
quale indennizzo, un assegno mensile a favore
di tutti coloro che risultino contagiati da epatiti
post trasfusionali
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Risarcimento da Talidomide
L’Associazione si offre gratuitamente di assistere su tutto il territorio nazionale
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